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Scambio sul posto: tutto ciò che devi sapere

Scambio sul posto
Nozioni sul fotovoltaico
Aggiornato il 22. luglio 2022
6 min. Tempo di lettura
Dalia_Franceschini
Dalia Franceschini

Hai già sentito parlare di scambio sul posto ma non hai mai capito bene di cosa si tratta? Se vuoi conoscere di più sul funzionamento di questo particolare meccanismo, continua a leggere il blog. Iniziamo!

Scambio sul posto: definizione

Chiariamo subito un punto: il meccanismo dello scambio sul posto non è un incentivo statale o una forma di agevolazione fiscale.

Lo scambio sul posto è un vero e proprio sistema di rimborso parziale delle bollette energetiche regolato dall’Aeeg (Autorità per l’Energia Elettrica ed il Gas) e pensato per gli impianti di produzione di energia da fonte rinnovabile.

Per farla breve, è un meccanismo che consente a chi dispone di un impianto fotovoltaico di immettere nella rete elettrica l’energia autoprodotta non consumata al momento della produzione e di prelevarla dalla rete stessa successivamente nel momento di bisogno (ad esempio di sera). 

Si può parlare dunque di un sistema che compensa l’energia autoprodotta e immessa in rete con quella ri-prelevata dalla rete stessa in un momento successivo. In questo contesto, si usa spesso parlare di “immagazzinamento virtuale” di energia. L’aggettivo virtuale allude al fatto che l’energia di surplus autoprodotta non viene immagazzinata in una batteria vera e propria, ma viene ceduta alla rete elettrica, che funge da vero e proprio “sistema di accumulo virtuale”.

Come funziona lo scambio sul posto

Per capire al meglio il funzionamento di tale meccanismo, occorre analizzare il percorso che l’energia elettrica compie nell’ambito dello scambio sul posto.

Durante il giorno, i pannelli solari producono energia pulita, la quale, in parte, viene consumata all’istante. La restante parte, ovvero l’energia in eccesso non auto-consumata al momento di produzione, viene immessa nella rete di distribuzione dopo essere passata per il contatore di scambio bidirezionale che farà un conteggio dei kWh immessi in rete.

Di sera, in assenza di raggi solari, l’impianto chiaramente non produce energia. In questo caso, l’energia di cui abbiamo bisogno viene prelevata dalla rete pubblica. Questo prelievo verrà conteggiato nella bolletta elettrica in base ai kWh prelevati. L’utente dunque pagherà regolari bollette energetiche per il totale dei prelievi effettuati. 

Tuttavia, tali bollette verranno poi rimborsate parzialmente, sulla base del quantitativo di energia immessa in rete dal proprio impianto, tramite erogazione a posteriori di un contributo (contributo in conto scambio) a titolo di “rimborso parziale” delle bollette pagate.

È importante dunque precisare che lo scambio sul posto non andrà a scontare le bollette energetiche, poiché il contributo in conto scambio si eroga a posteriori, dopo cioè che l’utente avrà pagato le bollette per i kWh prelevati.

Come avviene il calcolo del rimborso

Per calcolare il contributo in conto scambio (Cs), grazie al quale si avrà una compensazione economica tra energia immessa e prelevata e dunque un rimborso parziale, viene applicata una specifica formula matematica che tiene conto di due fattori: i chilowattora immessi e quelli prelevati.

Ecco la formula:

 Cs = min (Oe; Cei) + CUsf x Es

Vediamo brevemente cosa significano questi simboli:

  • Oe: Onere Energia. È il prezzo dell’energia elettrica prelevata dalla rete, dato dalla moltiplicazione tra i kWh prelevati x il Prezzo Unico Nazionale (PUN) della componente energia.
    Per cui: Oe = kWh x PUN
  • Cei: Controvalore dell’Energia Immessa in rete, ovvero il valore economico dell’energia immessa nella rete pubblica. È dato dalla moltiplicazione tra i kWh immessi e il prezzo zonale dell’energia in base al “mercato del giorno prima” (I prezzi di vendita e acquisto dell’energia variano di giorno in giorno in base al mercato).Per cui: Cei = kWh x prezzo energia sul mercato del giorno prima.

    Nota: Min (Oe; Cei): consiste nel considerare, tra i 2 valori Oe e Cei, quello inferiore.
  • CUsf: Corrispettivo Unitario di Scambio Forfettario, ovvero un corrispettivo forfettario espresso in centesimi di € calcolato dal GSE per i servizi di rete (ad es. distribuzione, trasporto, dispacciamento, oneri generali di sistema e così via);
  • Es: Energia Scambiata con la rete, ovvero i kWh che abbiamo immesso e successivamente ri-prelevato dalla rete. A livello tecnico, è il valore minimo tra i kWh immessi e quelli prelevati.

Esempio pratico

  • Il nostro impianto produce energia per un totale di 12.000 kWh annui;
  • L’energia prodotta e consumata direttamente è di 4.000 kWh all’anno;
  • Di conseguenza, l’energia immessa in rete è pari a 8.000 kWh
  • L’energia annua prelevata dalla rete per i propri bisogni è pari a 3.000 kWh.

Ipotizziamo, inoltre, che il Prezzo Unico Nazionale dell’energia sia pari a 0,08 €/kWh e che quello dell’energia sul mercato del giorno prima a 0,07 €/kWh. Infine, supponiamo che il Corrispettivo Unitario Forfettario sia pari a 0,06 €/kWh.

Tutto ciò premesso, ne consegue che:

Cs = min [ 0,08 x 3.000 ; 0,07 x 8.000] + 0,06 x 3.000=
= min [ 240 ; 560 ] + 0,06 x 3.000=
= 240 + 180 = 420 euro.

In conclusione, il contributo erogato ammonterà a 420,00 €.

E nel caso di eccedenze? 

Come avrai capito, lo scambio sul posto è davvero vantaggioso quando l’utente cede alla rete un quantitativo di energia elettrica almeno pari a quella prelevata. Nel caso in cui la quantità di energia ceduta alla rete pubblica è maggiore rispetto a quella prelevata, si avrà un’eccedenza, ovvero un credito che corrisponde alla differenza tra energia immessa e prelevata.

Nell’esempio di prima, le immissioni totali di energia (8.000 kWh) sono maggiori del quantitativo di energia prelevato (3.000 kWh). In questo caso, oltre al rimborso per le bollette pagate relative al quantitativo di energia prelevata, si può beneficiare di un’eccedenza corrispondente alla differenza tra kWh immessi e kWh prelevati.

Qui si hanno due possibilità: si può richiedere una liquidazione monetaria di tale valore di cui si è a credito, che però verrà sottoposta a tassazione. Altrimenti, tale valore può essere messo a credito nel contributo dello scambio sul posto dell’anno successivo.

In breve

  • Scambio sul posto: un sistema di compensazione tra energia elettrica prelevata dalla rete e quella immessa
  • Il contributo in conto scambio si eroga a posteriori a titolo di rimborso parziale delle bollette pagate per l’energia prelevata dalla rete.
  • Qualora i kWh prelevati siano inferiori a quelli immessi si ha un’eccedenza a credito.
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