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Tipologie di impianti fotovoltaici: ecco le principali

Tipologie di impianti fotovoltaici
Nozioni sul fotovoltaico
Aggiornato il 23. settembre 2022
6 min. Tempo di lettura
Dalia_Franceschini
Dalia Franceschini

Ogni impianto fotovoltaico, a prescindere dalla sua tipologia, ti permette di alimentare le utenze con energia pulita al 100 %. Ma questo, sicuramente lo sapevi già. Di preciso, però, sai quali tipologie di impianti fotovoltaici esistono sul mercato?

In questo articolo parleremo proprio di questo. Se stai pensando di intraprendere la strada delle energie rinnovabili e di installare un impianto fotovoltaico sul tetto di casa, continua a leggere questo articolo per capire quale soluzione fa più al caso tuo.

Tipi di impianti fotovoltaici

Tra le principali tipologie di impianti fotovoltaici troviamo:

  • Impianti Grid Connected: l’impianto è connesso alla rete elettrica nazionale.
  • Impianti con Storage: impianto in cui l’energia prodotta viene immagazzinata in una batteria di accumulo fino alla sua massima capienza, mentre l’energia in eccesso viene immessa nella rete elettrica nazionale.
  • Impianti Stand Alone (o “a isola”): l’impianto fotovoltaico non si interfaccia con la rete elettrica nazionale, ma è dotato di batteria di accumulo dove viene immagazzinata l’energia fotovoltaica prodotta.

Ora che abbiamo citato le principali tipologie di impianti fotovoltaici, vediamone insieme le principali funzioni e differenze.

Impianti fotovoltaici Grid Connected

Tra le varie tipologie di impianti fotovoltaici è sicuramente quella più conosciuta ed utilizzata, in particolare nell’area del residenziale.

Questo tipo di impianto, come suggerisce il nome, è caratterizzato dal fatto di essere elettricamente connesso alla rete elettrica nazionale. Ciò significa che l’edificio in questione potrà fare affidamento su due fonti di energia: una gratuita autoprodotta dall’impianto fotovoltaico e, all’occorrenza, quella messa a disposizione dalla rete nazionale. Vediamolo ora più nel dettaglio.

Come ogni impianto fotovoltaico, un impianto Grid Connected ti permetterà di produrre energia green in totale autonomia, riducendo così il prelievo dalla rete elettrica nazionale e garantendoti un conseguente risparmio in bolletta. L’energia di surplus, invece, ovvero quella parte di energia autoprodotta ma non utilizzata al momento della sua produzione, non viene persa, bensì ceduta alla rete nazionale.

Nel momento in cui, inoltre, l’impianto fotovoltaico non è in grado di fornire energia a sufficienza per alimentare tutte le utenze, questa potrà essere prelevata direttamente dalla rete pubblica.

Pertanto, possiamo affermare che tra l’impianto e la rete si viene a creare un sistema sincronizzato che favorisce uno scambio energetico bidirezionale.

Perché dunque optare per un impianto Grid Connected?

  • In primo luogo per una questione economica. Grazie ad un impianto connesso alla rete, potrai usufruire del sistema di scambio sul posto, che ti consente di monetizzare l’energia autoprodotta e immessa nella rete elettrica nazionale, avendo così un ritorno economico.
  • A differenza degli impianti totalmente autonomi, con un impianto Grid Connected non rimarrai mai a corto di energia. Le utenze, infatti, vengono prevalentemente alimentate con energia autoprodotta dall’impianto, ma, nel caso in cui questa non fosse sufficiente, potrai servirti della rete nazionale.
  • Per questo tipo di impianti il costo di investimento iniziale è decisamente minore. Gli impianti sono oggetto di numerose detrazioni fiscali e non richiedono una grande manutenzione rispetto ad altre tipologie di impianti fotovoltaici.

Impianti fotovoltaici “Storage”

Rispetto alla tipologia di impianti che abbiamo appena analizzato, gli impianti Storage si caratterizzano per il fatto di essere dotati di batterie di accumulo. Vuoi scoprire in cosa consiste il loro funzionamento? Vediamolo insieme.

Anche nel caso degli impianti Storage, l’energia prodotta dai moduli fotovoltaici andrà in primo luogo ad alimentare le utenze. Contrariamente però agli impianti Grid Connected, l’energia di surplus non verrà immessa immediatamente nella rete elettrica, bensì immagazzinata in batterie di accumulo fino al loro completo caricamento e, a questo punto, qualora rimanesse ancora energia, questa viene poi ceduta alla rete elettrica

Anche in questo caso, potrai optare per la stipulazione di un contratto di scambio sul posto. L'energia immagazzinata nelle batterie fungerà invece come scorta in casi di scarsa luce solare o nelle ore notturne, quando i moduli FV non riescono a produrre energia autonomamente.

Scegliere un impianto Storage è conveniente perché:

  • nel momento in cui l’impianto non riesce a produrre energia (soprattutto in presenza di scarsa luce solare) sarà in primo luogo la batteria a fornirti l’energia necessaria per alimentare le utenze e, solo quando questa sarà totalmente scarica, entra in gioco la rete elettrica nazionale.
  • anche in questo caso non mancherà mai una fonte di approvvigionamento energetico.
  • rispetto agli impianti Grid Connected, con un impianto Storage viene auto-consumata molta più energia. Questo proprio grazie alla presenza della batteria di accumulo. Mentre con un impianto connesso alla rete la percentuale di energia auto-prodotta e consumata si aggira attorno al 30 %, quella auto-consumata con un impianto Storage attorno al 60/70 %. Ciò si traduce in un risparmio in bolletta ancora maggiore.

Ecco una panoramica dei principali brand di batterie di accumulo offerti da Memodo.

Impianti “Stand Alone”

Infine, gli impianti fotovoltaici Stand Alone sono impianti necessariamente dotati di batteria di accumulo, ma sprovvisti di allacciamento alla rete elettrica nazionale.

In pratica la batteria di accumulo consente di accumulare l’energia prodotta dal proprio impianto durante le ore di esposizione alla luce solare fino al suo totale caricamento, così da permetterne l’utilizzo durante le ore serali o di notte. Non essendoci però un collegamento con la rete elettrica, l’eventuale energia residua verrà dispersa e dissipata in calore.

Occorre precisare però che, soprattutto in inverno, questo impianto non è in grado di fornire energia sufficiente per alimentare tutte le utenze ed è per questo motivo che tali impianti non si adattano a tutti i contesti, in particolare a quelli urbani.

In breve

  • Impianti fotovoltaici Grid Connected: soluzione che permette al contempo di produrre energia in autonomia e di attuare un sistema di scambio energetico bidirezionale.
  • Opta per un impianto fotovoltaico di tipo Storage per aumentare ancor di più il tuo livello di autosufficienza energetica e abbattere i costi in bolletta di oltre l’80 %.
  • Impianti a isola: soluzione priva di allacciamento alla rete elettrica e adatta solo a determinati contesti.
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